Stare all’ascolto richiede il coinvolgimento di tutti i sensi: se si guarda l’interlocutore si ha una condizione più favorevole; se lo si tocca passa anche il calore, il ritmo, l’odore; infine, si può gustare ciò che l’altro dice. Il doppio canale di ricezione del nostro corpo ci permette di ascoltare in stereofonia voci, suoni, rumori cogliendo le più piccole sfumature di tono.
Corpo, mente, cuore, spirito tutto concorre a favorire un pieno ascolto.
Da questo breve inciso nasce l’idea di collocare l’udito come ultima tappa di un percorso formativo traghettato attraverso i cinque sensi: un senso che tutti li contempla.
Per altro, niente come l’ascolto ha la forza di garantire, veicolare e migliorare qualsiasi processo terapeutico.
A livello pastorale, poi, l’ascolto è l’inizio della fede, generatore di speranza e promotore di carità.
Nel convegno di pastorale della salute organizzato dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI a Bari dal 15 al 18 maggio 2023 ascolteremo il lamento, le ferite e le domande che affiorano nel mondo della salute e proveremo a tracciare criteri per potenziali risposte agli interrogativi che emergono da un ascolto fecondo.
Nel titolo risuona l’eco di espressioni bibliche che pongono Dio in ascolto del suo popolo e su quel modello gli operatori di pastorale della salute si mettono in ascolto del popolo a loro affidato: i sofferenti.