UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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XXV Convegno nazionale di pastorale della salute: un primo bilancio

L’elenco completo di tutte le Sessioni sviluppate è disponibile nel sito www.convegnosalute.it
11 Giugno 2024

Il nostro Ufficio nazionale per la pastorale della salute ha da poco celebrato il suo 25° Convegno nazionale, dal 7 al 15 maggio 2024 a Verona. Il Convegno ha preso spunto dallo sguardo che Gesù ha poggiato sul paralitico presso la piscina di Betzatà, accorgendosi della sua impotenza e rassegnazione: «Signore, non ho nessuno che mi immerga…» (Gv 5,7). Da qui il sottotitolo che rende esplicito il tema: Universalità e diritto di accesso alle cure. Tale tema ha voluto mettere in evidenza l’idea contenuta nella Costituzione italiana del carattere universalistico del diritto di accesso alle cure per chiunque si trovi sul territorio italiano, e alla tutela della salute.

L'impostazione del Convegno ci restituisce la volontà di creare, operare, stimolare, e di dare voce a quanti, nel nostro Paese, non possono curarsi. Così abbiamo composto scenari di collaborazione indicando buone prassi e tessendo relazioni per abbassare la “soglia di accesso” al diritto a prendersi cura di sé stessi e degli altri.

Al Convegno sono intervenuti 112 relatori che hanno animato 13 sessioni tematiche e 6 sessioni plenarie, in dieci location diverse della Diocesi di Verona.

Si sono registrate 1675 presenze, di cui 969 per le sessioni tematiche e 706 per le sessioni plenarie, con partecipanti provenienti da 83 diocesi. La scelta di trasmettere attraverso il canale YouTube (@ceisalute) l’intero Convegno ci fa registrare - al 20 maggio - che le visualizzazioni  di tutte le sessioni ammontano a 5953, di cui 686 per le sessioni plenarie e 5267 per le sessioni tematiche, senza contare le interazioni attraverso altri social media e le dirette delle emittenti Radio e Tv che si sono collegate, in particolare quelle del Circuito CoralloTv.

Il percorso teologico e di comprensione della Parola ha visto succedersi diversi temi, tra questi il rapporto tra salute e creato, il rapporto tra testimonianza e opere nella Bibbia, il dono del tempo come cura della persona, la vita nascente e altri. Un momento particolare, dove pure si sono sviluppati diversi temi, è stato la visita in quattro strutture socio-sanitarie e assistenziali del territorio veronese.

L’elenco completo di tutte le Sessioni sviluppate è disponibile nel sito www.convegnosalute.it

Sono stati sette giorni utili per ascoltare e riflettere su come acquisire la sensibilità di Gesù nell’intercettare anche i bisogni inespressi, attraverso i curanti, i fondatori di “opere” di ieri e di oggi, i carismi nati nel mondo della Salute, del volontariato e del terzo settore, i diaconi e i Ministri straordinari della Comunione. Abbiamo così ascoltato le loro testimonianze e le loro esperienze, a partire da quanti abitano nei luoghi delle Cappellanie, nelle Parrocchie, negli Hospice, nelle opere religiose e nelle “piscine di oggi”. Si sono fatte presenti le voci dei sofferenti di oggi e di chi se ne prende cura.

Abbiamo appreso che l’incontro tra curante e sofferente necessita di una relazione generativa con i malati e i loro familiari; con chi affronta il fine vita terrena; con chi affronta una perdita affettiva; e abbiamo dato nuovi significati alle parole: dolore, sofferenza, solitudine, malattia, consolazione, cura, povertà sanitaria, animati da una visione orientata alla speranza.

Un grande grazie a Diversamente in danza per la loro danza espressione di potente fraternità. Il grazie va anche alla nutrita presenza di volontari che hanno contribuito alla realizzazione del Convegno.

Siamo entrati nelle strutture di oggi per capire come dovrà essere il welfare di domani e diverse relazioni hanno approfondito come sia indispensabile entrare in dialogo con il Servizio Sanitario Nazionale per portare il nostro contributo nella definizione del futuro del settore socio-sanitario.

La presenza a Verona ha anche permesso di incontrare chi già sa fare rete, Adoa, che è l’Associazione Diocesana Opere Assistenziali; rappresenta un modello sostenibile che agisce aumentando, in maniera significativa, la capacità rappresentativa delle strutture associate.

Un riferimento particolare merita la giornata del 10 maggio dove, presso l’Aula Magna del Polo Zanotto dell’Università degli Studi di Verona, si è affrontato il tema Le povertà sanitarie in Italia. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il delegato del Rettore dell’Università, Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale CEI e la dott.ssa Chris Brown dell'OMS hanno aperto il pomeriggio; sei relazioni hanno poi individuato le coordinate sulla povertà sanitaria in Italia e in Europa; gli importanti interventi hanno fatto comprendere quanto il tema del Convegno rappresenti una vera urgenza sociale e politica. La sessione è proseguita con i Presidenti degli undici Ordini e Consigli Nazionali dei professionisti della salute, seduti attorno allo stesso tavolo, che si sono avvicendati nel motivare il senso della loro collaborazione; hanno successivamente firmato il Manifesto per le il superamento delle povertà sanitarie (definito da Avvenire Il Manifesto di Verona). È un punto di svolta “evangelico e profetico” perché poggia lo sguardo su chi oggi non può, o non può più, accedere alle cure.

Il coinvolgimento della Città di Verona ha dato un valore aggiunto al Convegno ospitando alcune sessioni nei luoghi dove continua a vivere la Parola di Dio annunciata e incarnata, con parole e fatti operosi, che ancora oggi producono attenzione nei confronti dei poveri e degli ammalati, e che continua a vivere nelle strutture di cura e sostegno alle fragilità umane. In tal modo si è rafforzato il desiderio di appartenenza e di radicamento nei valori cristiani, perché anche una singola pietra, poggiata con amore, contiene ricchezza, basta guardarla con conoscenza e rispetto.

I partecipanti al Convegno hanno vissuto momenti edificanti portando a casa nuove prospettive, qualche dubbio, diverse progettualità, ma soprattutto l’invito conclusivo a «non stare fermi» perché l’acqua della piscina, per fare i miracoli, deve essere agitata.

 

I video di tutte le sessioni posso essere rivisti qui> www.convegnosalute.it/tutte-le-sessioni-del-convegno
Puoi sfogliare le fotogallery qui> https://www.convegnosalute.it/immagini/
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