La gestione del dolore (sia acuto, ad insorgenza improvvisa, sia cronico, che perdura nel tempo diventando una vera e propria malattia), risente di un "gap" culturale (relativo a un'inappropriata diagnosi e conseguentemente a un inadeguato trattamento) che ha gravi e ingiustificate ricadute non solo sul paziente ma anche sulla collettività.
Uno degli scopi del convegno è condividere con i partecipanti un iter (diagnostico e terapeutico) appropriato che conduca ad un linguaggio comune non solo nella gestione clinica del dolore ma anche nel suo trattamento, che è non solo un diritto delle persone (Legge n. 38 del 15/3/2010) e un dovere della classe medica ma anche un indice di civiltà sanitaria.
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