Uno studio della Fondazione Casa Cardinale Maffi dice che una carezza, in una struttura socio sanitaria, costa 8 euro al giorno.
È una provocazione, certo, basata però su uno studio attento e un’analisi minuziosa. Ma è anche, e soprattutto, un modo per invitarci a riflettere: ci sono gesti dal valore infinito e non misurabile che sono essenziali e che hanno comunque un costo, di attenzione personale e di tempo.
Se perdiamo di vista questo, rischiamo di costruire un mondo sempre meno umano, solo apparentemente efficace ed efficiente, un mondo in cui si perde l’essenziale invisibile e si premia e incentiva solo ciò che è facile misurare.
«Non dobbiamo aver paura del nuovo e dell’inedito, bensì dobbiamo avere il coraggio di leggerlo e interpretarlo secondo un parametro di verità e di amore che va ben oltre le nostre limitate dimensioni […].
La gratuità del dono è sempre qualcosa che va oltre ogni algoritmo, e come l’amore non è visibile in se stesso, ma negli effetti che esso provoca, così, posti in essere tutti gli accorgimenti e le opportunità offerteci dalla scienza c’è un “oltre” e un “profondo” che nessuna tecnica può raggiungere, ma che provocano effetti visibili e tangibili imprevedibili e straordinari nelle relazioni che viviamo e che, in qualche modo, possiamo pure “misurare”».
Giovanni Paolo Benotto