«Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo».
Queste parole della Gaudium et spes esprimono i sentimenti e lo stato d'animo che la comunità dei credenti vive nei confronti delle persone sofferenti, una comunità che si sente solidale con loro e con tutti quelli che li accompagnano nel tratto estremo dell'esistenza terrena.
La Chiesa intende così dare il proprio contributo per recuperare la dimensione autenticamente umana del processo del morire, poiché ricercare e attuare ciò che è rispettoso della dignità di ogni persona è pienamente rispondente alla sua missione e all’espressione più aut entica dell’agire del credente.
Il documento, scritto dall'Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI, è stato discusso dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, e ora viene pubblicato a cura dell'Ufficio come strumento pastorale offerto a tutti.
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