Promosso dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale Roma 1 in qualità di partner tecnico, il progetto intende sperimentare la presenza di un Infermiere di comunità inviato dalla ASL in parrocchia. La rete di contatti e relazioni sociali sul territorio, tipica delle parrocchia, con i suoi agenti pastorali, viene messa a disposizione del SSN per far emergere i bisogni e le necessità della popolazione. Dopo aver raccolto istanze e necessità, un referente di pastorale della salute condivide i dati con l’Infermiere di Parrocchia che si incaricherà di attivare procedure e servizi utili al soddisfacimento delle richieste.
Il progetto ha richiesto un anno di lavoro per essere definito, partendo dalla necessità manifestata da chi si occupa di sanità territoriale di individuare coloro che sono “irraggiunti” dal Servizio Sanitario Nazionale, in quanto esclusi dalle comuni reti sociali di contatto. Un progetto che vuole combattere la “cultura dello scarto” attraverso un metodo sussidiario di azione pubblico-privato. Il progetto verrà sperimentato – a livello locale – in tre diocesi italiane: Roma, Tricarico e Alba.