La crisi antropologica impone una seria riflessione, soprattutto là dove l'umano si manifesta più fragile. Anzi, poiché la fragilità è una scuola da cui imparare, non è possibile comprendere con verità l'uomo se non si ha il coraggio di considerare la dimensione notturna dell'esistenza.
È ineludibile porsi la domanda: nell'attuale contesto socio-culturale è ancora possibile una cura per l'umano capace di dare speranza a malati e sofferenti?
Invitati dalla stessa Giunta che organizza il Convegno di Firenze, vogliamo riflettere su queste fondamentali domande, nel seminario di studio "Opere di nuovo umanesimo, a quali condizioni?" come contributo specifico del nostro settore.
Saluti
S.E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
On.le Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute
Introduzione
S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI
Opere e gesti, tra crisi antropologica e appello alla solidarietà
Don Carmine Arice, Direttore Ufficio Nazionale pastorale salute della CEI
Opere, uno sguardo alla storia tra hospitale e ospitalità
Franco Agnoli, storico e giornalista
Opere dell'uomo tra carisma fondazionale e pro-vocazione
Dott.ssa Mariella Enoc, Presidente dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù