Il primo punto da prendere in considerazione è quello relativo al momento in cui stiamo vivendo. Non mi riferisco in prima battuta alla crisi pandemica, che ci ha davvero stremato, ma a tutto il cammino di cui UNEBA è stata testimone in questi anni1. Rileggendo il percorso svolto ci si accorge di come sia strettamente legato il cammino dell’associazione con l’evoluzione storica, istituzionale e politica del nostro Paese. In questo percorso si percepisce bene che anche la Chiesa, sollecitata ad agire nel mondo e nel tempo, si è nel tempo cambiata e ha assunto una sempre diversa coscienza di sé e della sua missione. La sintesi finale della mozione programmatica 2017 mette in luce i temi e i processi che UNEBA ha consolidato e sente urgenti per il nostro presente: promozione dell’associazione, formazione continua, acquisto collettivo di beni e servizi, armonizzazione dei diversi sistemi regolatori regionali, libertà di scelta delle persone, progetti speciali e rete, commissioni di lavoro per l’ottimizzazione dei servizi proposti, innovazione e appropriatezza, progetto culturale…
Non è competenza mia entrare in questi temi, per altro non omogenei tra loro e che richiederebbero una puntuale e precisa disamina. Mi permetto però di segnalare che non si può evitare di tracciare un giudizio sulle linee di evoluzione della cultura, delle relazioni sociali e della politica per comprendere quale sia il destino e lo sviluppo di UNEBA. L’attenzione alla storia e alle dinamiche sociali, istituzionali ed economiche ci coinvolge come cittadini, come credenti e come operatori in un settore delicato e importante come quello legato alla dignità delle persone più fragili. Questa riflessione sapienziale deve accompagnare sempre ogni riflessione tecnica e di sviluppo operativo perché siamo uomini e siamo credenti. L’attenzione ad alcune urgenze legate al tempo presente, che mi paiono importanti, chiede uno sforzo impegnativo e urgente non solo come associazione, ma anche come Chiesa; non solo come tecnici e operatori, ma anche come cittadini e come uomini di fede e di carità....