UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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La presenza ecclesiale nel mondo della fragilità. Prospettive per la pastorale sanitaria dopo Verona

Notiziario n. 1 - maggio 2008
6 Ottobre 2016

maggio2008

Allegati: Notiziario 1 - maggio 2008 - I
Notiziario 1 - maggio 2008 - II
Notiziario 1 - maggio 2008 - III

 

Presentazione del direttore don Andrea Manto

Il presente numero dei Quaderni della Segreteria generale della CEI riporta gli Atti del IX Convegno Nazionale dei Direttori degli Uffici diocesani per la pastorale della sanità, che si è tenuto a Chianciano dal 26 al 28 giugno del 2007.

Nell'anno 2006 due eventi di grande portata hanno segnato il percorso della pastorale della sanità in Italia.
Il primo è stato la pubblicazione (giugno 2006) della Nota pastorale "Predicate il Vangelo e curate i malati. La comunità cristiana e la pastorale della salute", a cura della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute.
Il secondo è stato certamente il Convegno Ecclesiale di Verona (16/20 ottobre 2006), che ha posto significativamente il tema della fragilità nell'agenda della Chiesa italiana per il prossimo decennio. Infatti, la suddivisione nei cinque ambiti pastorali, uno dei quali era appunto la fragilità, ha delineato i temi "caldi", cioè i terreni sui quali si giocherà la sfida dell'evangelizzazione e della presenza ecclesiale nel prossimo futuro.

Il mondo della pastorale sanitaria è ovviamente in prima linea nel discorso sulla fragilità e nel confronto con essa e quindi è chiamato a raccogliere in prima persona l'invito di Verona ad essere "testimone di Gesù risorto, speranza del mondo".

I lavori di questo nono Convegno Nazionale sul tema "La presenza ecclesiale nel mondo della fragilità. Prospettive per la pastorale sanitaria dopo Verona", si sono mossi nel solco tracciato dalla Nota pastorale e in continuità con quanto emerso proprio a Verona.

Ci si proponeva l'obiettivo di approfondire la riflessione sui contenuti e le modalità per realizzare una presenza che fosse efficace nel "fasciare le piaghe" dell'umanità ferita e nello stesso tempo segno ecclesiale di comunione, di evangelizzazione e di speranza.

Sono certo che le qualificate e interessanti relazioni e i contributi emersi dai gruppi di studio potranno costituire un'ottima base per sviluppare ulteriormente la formazione sul tema della fragilità e favorire la maturazione culturale e pastorale nelle nostre realtà locali e nei luoghi di accompagnamento delle diverse fragilità.

Nel concludere questa presentazione degli atti del Convegno non posso non ricordare che il Convegno in questione ha segnato anche il mio "esordio" come direttore dell'Ufficio Nazionale per la pastorale della sanità della CEI e per questo desidererei ancora una volta ringraziare tutti i partecipanti al Convegno per l'accoglienza affettuosa che mi hanno dimostrato.

Vorrei salutare Sua Eccellenza Rev.ma Mons Sergio Pintor, vescovo di Ozieri e mio predecessore in questo ufficio, augurandogli un proficuo lavoro pastorale nella sua diocesi.

Infine mi sia consentito esprimere la mia profonda gratitudine a padre Arnaldo Pangrazzi, che con la sua grande disponibilità, la sua vasta esperienza e i suoi preziosi consigli, mi ha rapidamente condotto e accreditati presso gli "addetti ai lavori" della pastorale sanitaria e anche rivolgere un cordiale ringraziamento a tutti gli altri relatori e a quanti con il loro indispensabile aiuto mi hanno permesso di realizzare il Convegno nei tempi molto ristretti di cui disponevamo.