UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Seguici su SOUNDCLOUD

Invece, un samaritano: Il sale che serve

Avvenire - è Vita, la persona e la cura
28 Ottobre 2021

«L a necessità di un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire all’edificazione di una società giusta e solidale»: l’ha ribadita ieri il cardinale Bassetti, presidente della Cei, commentando l’esito del voto al Senato sul ddl Zan. Parole che, al di là del merito della vicenda, mettono in luce un aspetto che nel confronto pubblico sui grandi temi che interrogano la coscienza degli italiani tende a sfuggire: la libertà (e la responsabilità) per i cattolici di far sentire la loro voce. Riconoscibile, convinta,

argomentata. Tanto più necessaria quando le questioni chiamano in causa la propria visione dell’uomo. Ecco il punto. Se in Parlamento si discute di eutanasia – dal 22 novembre, ma entro gennaio interverrà anche la Corte costituzionale sul referendum richiesto dai radicali e da un milione 200mila italiani – i cattolici hanno il dovere di esprimere il loro punto di vista, informato ( Avvenire c’è per questo), non polemico e aperto al confronto con qualunque posizione in campo. La Settimana sociale appena conclusa a Taranto ha mostrato una vitalità del cattolicesimo italiano tutt’altro che rassegnato a far da comparsa rimasticando idee altrui e,

anzi, capace di immaginare nuove soluzioni umane a problemi apparentemente irrisolvibili per vie diverse dall’individualismo, dal profitto o dall’efficientismo. Sulla vita umana siamo attesi a essere ancora una volta il sale che cambia il sapore di ciò che incontra. (èv)

Leggi su Avvenire