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DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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Invece, un samaritano: Accoppiare i calzini

Avvenire: è Vita, la persona e la cura
5 Novembre 2021

INVECE, UN SAMARITANO

Il segreto del volontariato per la vita? Scegliere l’ultimo posto, quello che nessuno vuole, dove non arrivano la notorietà e i like ma in genere abbondano le grane e ci si vede appioppare – chissà poi perché – la pessima fama di essere «contro». Invece. Difficile conoscere gente così «per» come i volontari del Movimento per la Vita. Frequentandoli nel loro convegno annuale, concluso giusto ieri, si tocca con mano lo spirito di servizio umile, paziente, silenzioso, tenace, indifferente all’assenza di lodi e all’abbondanza di critiche ingiuste e grottesche a causa di una del tutto presunta militanza per impedire la "libertà di abortire". Ad avere il coraggio di ascoltarli, si scoprirebbe che pochi oggi svolgono un servizio sociale di un valore equiparabile al loro farsi accanto a donne ferite, umiliate, vessate, ridotte spalle al muro da uomini inutili, spinte ad abortire il loro figlio per povertà, indifferenza, ignoranza, disperazione. Dov’è la libertà? E qual è il diritto? Eppure, chi ne raccoglie tutte le lacrime e offre un aiuto umano e concreto per essere ciò che in cuor loro desiderano più di tutto – mamme – passa per retrogrado.
Andrebbe fatta ascoltare, a chi la pensa ancora così nel 2021, la voce della mite signora veneta che nel Centro di aiuto alla Vita della sua città va «solo due ore a settimana, faccio quello che posso», a selezionare le tutine
regalate dalla gente e ad accoppiare i calzini per i neonati. L’ultimo posto, quello più importante.

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