UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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Invece, un Samaritano

La lezione «invisibile»
20 Gennaio 2022

Il dilagare del virus nella sua variante Omicron fa toccare ogni giorno nuovi record di contagi che, pur con un numero ancora drammatico di morti, convivono col dato di condizioni di salute generalmente buone percepito da tutti. C’è una «positività diffusa » che mostra l’aggressività della malattia e insieme anche la nostra vulnerabilità: se i non vaccinati ormai vengono sistematicamente raggiunti dal virus, chi ha fatto anche tre iniezioni scopre di non essere immune al contagio anche se ringrazia la vaccinazione per la lievità o assenza dei sintomi assai prevalente. Sotto questo piano pubblico, è al livello delle coscienze che si sta realizzando però un fenomeno di cui tener conto: la presa di coscienza che nessuno di noi è 'al sicuro'. Questo pro-memoria universale che la positività porta con sé ha almeno due conseguenze: il senso di condivisione di una vulnerabilità comune, che rende molto più sensibili e attenti alle soluzioni mediche e legislative in discussione sulla nostra salute nel futuro; e la coscienza di non poter contare solo sulle proprie forze, visto che il Covid ci mostra con nuovo impeto che «non ci si salva se non insieme». Cosa potranno lasciare queste due idee che stanno lavorando in profondità è difficile dirlo, serve però sapere che ci sono. E che nessuno potrà dire di non averle sentite almeno affacciarsi dentro di sé, con l’evidenza che hanno solo le cose vere. (èv)

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