UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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In ascolto della santità

La storia dei santi testimoni della sofferenza e della cura
3 Maggio 2023

Nato a Milano l’11 marzo 1841, lasciò il posto in banca per dedicarsi, come barelliere, ai feriti della battaglia di Magenta. Entrato tra i Fatebenefratelli, fu ordinato sacerdote e inviato a soli 26 anni in Spagna con l’improbo compito di far rinascere l’Ordine, dopo il triste periodo delle soppressioni napoleoniche e dei regimi politici anti-ecclesiastici, che si erano succeduti fino ai suoi giorni.

Ci riuscì tra mille difficoltà poiché non sfuggì le incomprensioni e le sofferenze, perfino da parte di persone molto vicine a lui che lo portarono a processo per presunti abusi a una malata di mente, concluso con la condanna dei calunniatori. Ma padre Menni, convinto delle sue buone ragioni e confortato dalla sua profonda comunione con Cristo e con la Chiesa, seppe resistere agli attacchi e portare avanti la sua feconda opera di servizio alla società e al regno di Dio e in 19 anni da provinciale fondò 15 opere. Con il suo restauro e impulso la famiglia religiosa rinacque anche in Portogallo e Messico.

Fu poi visitatore apostolico dell’Ordine e anche superiore generale. Nel 1881 Padre Menni, seppe far fruttare meravigliosamente alcune virtualità insite nella spiritualità del suo Ordine, facendosi fondatore di una nuova congregazione di religiose dedite alla cura delle donne malate di mente: le Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, le quali oggi esultano nel vedere la propria congregazione solennemente riconosciuta dalla Chiesa.

Morì a Dinan in Francia nel 1914, ma riposa a Ciempozuelos, nella sua Spagna. È santo dal 1999 e pertanto gloria dell’Ordine dei fatebenefratelli, i quali hanno in lui un esempio luminoso nel servizio dell’ammalato, identificato con Cristo.