Le Associazioni con riconoscimento ecclesiastico nazionale, secondo i rispettivi Statuti, possono avere un “Assistente ecclesiastico” o un “Consulente ecclesiastico” nazionale. Tale figura esprime la particolare vicinanza e il legame ecclesiale che unisce le Associazioni riconosciute con le Chiese che sono in Italia. Tale Assistente, sempre secondo i relativi Statuti, viene di norma nominato o dalla Presidenza della CEI o dal Consiglio Permanente.
Il Collegio intende raggruppare quegli Assistenti o Consulenti ecclesiastici delle Associazioni o Enti che, a vario titolo, operano in pastorale della salute: nell’associazionismo dei Professionisti cattolici, nel volontariato, nel mutuo-aiuto tra particolari categorie.
Sono due gli obiettivi principali del Collegio: da una parte assicurare, anche alla luce del cammino sinodale che si sviluppa nel tempo, una reale attenzione ecclesiale, attraverso appunto l’Assistente, ai fedeli cattolici associati, ovunque siano: tanto nel caso si tratti di persone malate, di curanti, o di volontariato; il secondo, garantire una possibilità di reale collaborazione, proposta a livello nazionale, che poi trova attuazione nella concretezza delle realtà locali.