E’ doveroso e bello allora far convenire dalle parrocchie, dalle case di riposo, dalle strutture, dalle associazioni, i malati e gli anziani perché anch’essi celebrino il “giubileo del malato”. Si faccia ogni tipo di sforzo per uscire dalle proprie comunità perché possano i nostri fratelli infermi sentirsi soggetti attivi per incontrarsi, pregare, ascoltare, fraternizzare e vedere il volto di una Chiesa che si è resa sempre partecipe delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini di ogni tempo e ha costantemente accompagnato e sorretto l'umanità nella sua lotta contro il dolore e nel suo impegno per la promozione della salute.
La Chistifideles laici afferma senza esitazione che “anche i malati sono mandati (dal Signore) come operai nella sua vigna” (n. 53). I malati attraverso la viva partecipazione al mistero pasquale, possono trasformare la loro sofferenza in un momento di grazia per sé e per gli altri, trovando nel dolore e nella malattia una vocazione ad amare di più, una chiamata a partecipare all’infinito amore di Dio per l’umanità.
PROGRAMMA
Ore 10 accoglienza in piazza del Duomo
Ore 11 percorso giubilare passando per la Porta Santa per l'acquisto dell'indulgenza pplenaria
Ore 12 concelebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Benedetto Tuzia
Ore 13.30 pranzo a S. Francesco
Ore 15.30 – 17 testimonianze e animazione. Parlerà una famiglia con un figlio malato