UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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Giornata mondiale senza tabacco

31 maggio 2022
31 Maggio 2022

L’uso di tabacco è senz’altro uno dei fattori di rischio per la salute più significativo rilevato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a livello planetario. Da qui l’importanza di una Giornata di sensibilizzazione, che si celebra il 31 maggio.

Ancora più significativo in Italia è il fatto che, a mano a mano che passano gli anni, l’inizio dell’età del tabagismo si abbassi sempre di più: oggigiorno – ha rilevato la Società Italiana di Pediatria nel 2021 – già dalle ultime classi della scuola primaria si inizia a far uso di sigarette elettroniche (il 4,1 % dei bambini). Successivamente, come ha recentemente segnalato l’Istat per l’anno 2021, tra i 14 e i 17 anni l’8,0 % dei ragazzi sono fumatori o ex-fumatori.

Inoltre, i più aggiornati dati del Ministero della Salute sulla percentuale di mortalità indicano che la morte a causa del tabacco raggiunge in Italia oltre 93.000 casi l’anno (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi, diretti e indiretti, pari a oltre 26 miliardi di euro.
Se da una parte il fumare la sigaretta viene visto come motivo di relax, di svago o di socializzazione, dall’altra viene da chiedersi se sia utile rischiare di aumentare le possibili cause di morte o di gravi complicazioni di salute; senza trascurare che i pericoli associati al fumo in gravidanza sono ampiamente documentati e molto significativi.

Come noto, la dipendenza da nicotina genera due fenomeni correlati: uno fisiologico ed uno psicologico, e ad entrambi occorre dedicare una specifica attenzione. Le preoccupazioni pastorali in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco vanno quindi in più direzioni: una di carattere relazionale, nel suscitare quegli spunti motivazionali – spesso individuali e soggettivi – che portino a smettere di fumare; una di tutela della salute, circa la prevenzione delle malattie derivanti dal fumo, ed una di carattere comunitario, circa i danni sociali che il fumo genera. Sempre la priorità è alla cura integrale della persona, considerando insieme ad essa le sue relazioni, ad iniziare da quelle familiari.

Ufficio Nazionale per la pastorale della salute