UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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È tornato alla Casa del Padre il prof. Massimo Petrini

Il ricordo di p. Angelo Brusco, camilliano
10 Giugno 2024

Lo scorso 6 giugno 2024 è tornato alla Casa del Padre il prof. Massimo Petrini, già Preside del Camillianum - Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria.

Con le sue competenze per molti anni il prof. Petrini ha collaborato come docente ai corsi di formazione promossi da questo Ufficio Nazionale, ha fatto parte del «Gruppo di progettazione» e per un quinquennio è stato membro della Consulta dell’Ufficio.

Abbiamo chiesto un ricordo a padre Angelo Brusco, camilliano.

 

La morte del dott. Massimo Petrini ha suscitato in me, accanto alla tristezza per la perdita di un amico e collaboratore, il vivo ricordo di una persona con la quale ho condiviso esperienze significative. La nostra relazione è nata ed è rimasta circoscritta nell’ambito dell’Istituto internazionale della pastorale sanitaria “Camillianum”. In quel contesto ho avuto modo di conoscerlo nello status prima di studente, poi di docente e, infine, di preside del Camillianum. Egli è stato il primo studente dell’Istituto a conseguire il dottorato in teologia pastorale sanitaria. La sua tesi, elaborata sotto la guida del Card. Elio Sgreccia – “Accanto al morente. Prospettive etiche e pastorali” - è stata pubblicata da Vita e pensiero ottenendo ottima accoglienza. Come docente, gli sono stati affidati corsi che riguardavano temi importanti, tra cui il coinvolgimento dei laici nella pastorale della salute, la cura degli anziani e il dialogo ecumenico e interreligioso nel mondo sanitario. Come preside, egli ha svolto il suo compito con competenza in un periodo in cui nell’Istituto cominciavano ad apparire sintomi di crisi. La sua vasta cultura gli ha consentito di arricchire la biblioteca del Camillianum, di cui è stato direttore, con scelte oculate e aggiornate.

Il contributo offerto dal Dott. Petrini all’evoluzione della pastorale della salute in Italia lo considero significativo. Negli anni 70-80 del secolo scorso, la presenza e l’azione della Chiesa nel mondo sanitario ha iniziato a mostrare i segni di una crescita soddisfacente, frutto del Concilio vaticano II, crescita constatabile in vari settori. L’istituzione della Consulta nazionale per la pastorale della salute ha favorito il coinvolgimento di regioni e diocesi in progetti comuni. L’elaborazione da parte di questo organismo del documento “La pastorale della salute nella Chiesa italiana” ha contribuito a chiarire l’identità della missione della comunità ecclesiale nel mondo sanitario. La letteratura sulle tematiche concernenti la salute, la malattia, la morte e l’assistenza ai malati, ai loro famigliari e al personale sanitario, la bioetica ha conosciuto uno sviluppo considerevole. Un buon cammino è stato compiuto anche dalla formazione degli operatori pastorali. Il dott. Petrini ha offerto il suo contributo in tutti questi settori: è stato membro della Consulta in quanto preside del Camillianum, ha pubblicato numerosi libri e articoli, ha insegnato a livello accademico sempre in programmi concernenti, direttamente o indirettamente, il settore sanitario.

Il ricordo principale che mi rimane del Dott. Petrini è quello di una persona mite, nel senso forte di questo termine, di una persona capace di affrontare le persone e i problemi con amabilità, rispetto e fiducia. Nelle frequenti conversazioni intessute con lui durante i dodici anni in cui sono stato moderatore generale del Camillianum, ho avuto modo di ammirare il suo equilibrio nell’esprimere valutazioni sulle persone e sui programmi e la sua visione ottimistica delle cose.

Per la collaborazione generosa e competente, l’Ordine camilliano gli è grandemente riconoscente e traduce il grazie nella preghiera per la sua pace.

p. Angelo Brusco, mi