Quest’anno l’Ufficio presenta il proprio primo Bilancio di missione pastorale, uno strumento che nasce dall’esigenza di rendere esplicite le diverse attività svolte, secondo le finalità proprie dell’Ufficio e avendo a cuore una efficace osservazione degli effetti verificabili di quanto progettato.
La frase del Vangelo «Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? (Lc 14,28)» sembra invitare a produrre un bilancio preventivo quando si comincia un’attività. La conclusione del racconto però consiglia un salto nel buio, fidandosi del Padre che provvede: «Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo» (Lc 14,33). Che cosa fare dunque? Non fare alcun preventivo? Gettarsi allo sbaraglio? La risposta può ritrovarsi in quel sano equilibrio che non toglie nulla dell’umana esperienza di predisporre il tutto in scienza e coscienza, lasciando uno spazio, una fessura, uno spiraglio all’intervento divino, attraverso una costante revisione di quanto progettato, in un discernimento orante alla luce dello Spirito. Ancor di più pesa la frase di Gesù: «Senza di me non potete fare nulla» (Gv 15,5), che ci convince che le cose, a prescindere da Dio, non si possono realizzare in pieno.
Alla stessa stregua potremmo pensare che quando si mette mano al bilancio consuntivo si incontrano tante sfide evangeliche: ci viene detto che «uno semina e l’altro miete» (Gv 4,37), oppure che non tocca a noi fare selezione come fosse una sorta di giudizio ultimo sulle vicende, come distinguere il grano dal loglio (cfr. Mt 13,28-30), oppure ispirandosi a quell’umiltà che viene dal non far sapere alla destra quello che ha fatto la sinistra (cfr. Mt 6,3). Potremmo essere anche indotti a non valutare il nostro impegno e a non verificarne l’esito, per validare o ripensare le nostre decisioni e le conseguenti azioni. A volte nei nostri ambienti abbiamo fatto fatica a fare valutazioni sugli esiti delle nostre attività pastorali.
Ed eccoci allora a presentare il Bilancio di Missione Pastorale di cinque anni di mandato, consapevoli che non tutto è registrabile. Con questo lavoro vogliamo ringraziare tutti coloro che con piena responsabilità si sono assunti l’onere dei diversi impegni progettuali, nei molteplici ruoli e livelli della collaborazione.
Un sentimento di profonda gratitudine anima i nostri pensieri.
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