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Lombardia: respinta mozione sull’interruzione di gravidanza

Lo scorso 18 giugno il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione che riguardava la piena applicazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza
1 Luglio 2024

Lo scorso 18 giugno il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione, presentata dal PD, che riguardava la piena applicazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Nel documento si chiedeva alla Giunta di evitare interferenze sulla libera scelta delle donne, non applicando il contenuto dell’emendamento inserito nel ddl di conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che consente alle Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori, di “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”.

La mozione chiedeva anche alla Giunta l’impegno a prevedere prestazioni sicure da parte di tutte le strutture ospedaliere lombarde e contraccezione gratuita a seguito di interruzione anche per gli under 24 e i soggetti fragili.