UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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XI Giornata Mondiale del Malato – 11 febbraio 2003

"Da questo abbiamo conosciuto l'amore. Egli ha dato la sua vita per noi" (1 Gv 3, 16)
10 Giugno 2003

Dal Sussidio

"Da questo abbiamo conosciuto l'amore. Egli ha dato la sua vita per noi" (1 Gv 3, 16).
Queste parole di San Giovanni costituiscono il leit-motif della presente riflessione sul dono di sè, in occasione dell'XI Giornata Mondiale del Malato.

In esse troviamo riassunto quel movimento d'amore che caratterizza il rapporto tra Dio e gli uomini. Iniziato in seno alla Trinità, tale amore ha trovato la sua massima espressione nella persona del Cristo: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perchè chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3, 16).
L'intera vita di Gesù, infatti, è stata un mirabile racconto dell'amore misericordioso del Padre, manifestatosi nella proclamazione della Buona Novella, nella cura dei malati, nella compassione verso i poveri, gli emarginati e i peccatori e, soprattutto, nella passione, morte e risurrezione.

E' a questo modello che ogni cristiano è chiamato ad ispirarsi, diventando dono per i propri fratelli e sorelle resi vulnerabili dalla sofferenza. Come rimanere indifferenti di fronte alla vigorosa affremazione di San Giovanni: "Se il Cristo ha dato la vita per noi, anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli" (1 Gv 3, 16)? Essa riecheggia le parole di gesù: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Gv 15, 12-13).

Il dono che facciamo di noi stessi ai fratelli e alle sorelle che soffrono ci avvicina a Dio, ci aiuta a comprendere il significato di essere stati creati a immagine e somiglianza del Signore, garantendo la presenza del suo amore nel nostro cuore. "Se ci amiamo gli uni gli altri - afferma San Giovanni - Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi" (1 Gv 4,12).

- messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II

 

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